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Convenzioni
Il Certificato Europeo e la Legge francese sulla Psicoterapia
di Serge Ginger, pubblicato il 15/03/2006, fonte Simposio, Anno 2, numero 1, aprile 2006
tag: psicoterapia, eap, certificato europao
In Francia ci sono circa 10.000 psicoterapeuti formati e 5.000 psicoanalisti che non si considerano «psicoterapeuti». Meno del 50% sono Medici o Psicologi. Più del 50% sono lavoratori sociali, infermieri psichiatrici, educatori, sociologi etc.. Questi almeno sono i numeri conosciuti attraverso il tessuto associativo ma è ragionevole pensare che gli operatori complessivi della psicoterapia e della psicoanalisi siano molti di più.
Non c’è un ordine degli psicologi ma la FF2P (Federazione Francese di Psicoterapia e Psicoanalisi) riconosce 20 modalità psicoterapeutiche – psicoanalitiche. In generale sono molto diffusi gli approcci psicoanalitici tradizionali (Freud, Jung, Adler, Klein, Lacan, etc.), gli approcci Cognitivi e Comportamentali, la Psicoterapia Umanistica (Gestalt, Rogers, TA, Ipnosi Eriksoniana PNL terapeutica ecc), la Terapia Familiare, gli Approcci integrativi e gli Approcci transpersonali.
La FF2P e l’EAP hanno distribuito fino adesso 420 Certificati Europei di Psicoterapia (ECP), seguendo i criteri di EAP (Associazione Europea di Psicoterapia) che mantiene stretti rapporti con la Commissione Europea di Bruxelles.
Ci sono meno di 100 istituti di formazione, e sono tutti privati (non ci sono formazioni complete, che prevedano insegnamenti teorici ed attività esperenziali, in psicoterapia nelle Università). La formazione avviene attraverso corsi della durata di 4 anni attualmente a livello post laurea dopo una severa selezione con due anni di supervisione pratica. Peraltro la supervisione resta obbligatoria durante tutto l’arco dell’attività professionale di ogni psicoterapeuta. L’età media per iniziare la formazione è circa 40 anni, dopo una lunga pratica nel campo. Non ci sono studenti giovani. L’esperienza dimostra che, una buona pratica e una personalità bilanciata sono più importanti del livello universitario di psicologia.
La legge di recente approvazione prevede che tutti gli psicoterapeuti debbano essere medici o psicologi e che debbano lavorare su tre modalità (psicoanalisi, comportamentismo, terapia familiare). Tutto ciò andrebbe a confliggere pesantemente con la realtà di fatto esistente ed è per questo che, sebbene la legge sia stata ufficialmente votata il 9 Agosto del 2004 dopo un anno di dura lotta (80 articoli sulla stampa nazionale, 20 interviste sulla TV nazionale) essa rimane inapplicata. La legge non ha previsto una definizione di psicoterapia e l'attività professionale non è regolamentata. L'unico titolo che sarà realmente riconosciuto è quello di essere iscritti al Registro Nazionale degli Psicoterapeuti che la legge ha istituito. Le condizioni necessarie per essere iscritti al Registro Nazionale devono però essere oggetto di uno specifico decreto (sul quale dal 2004 si discute).
In questo quadro complesso, l'EAP porta avanti la sua politica e sta diffondendo l'ECP (Certificato Europeo di Psicoterapia) secondo i criteri unificati in tutta Europa che sono: Una formazione di un minimo di 7 anni e non inferiore a 3.200 ore complessive. La formazione accademica minima deve essere di almeno tre anni. La formazione in psicoterapia (secondo uno dei modelli accreditati dall’EAP, che deve durare almeno quattro anni ed avere un monte ore complessivo non inferiore a 1600 ore) deve includere: psicoterapia personale (o equivalente); teoria generale e specifica per l‘approccio psicoterapico; pratica clinica in supervisione per almeno due anni; tirocinio. Deve inoltre essere autocertificato l'esercizio della professione da almeno cinque anni.