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Scuole private di psicoterapia: patrimonio per la professione o merce di scambio?

a cura di Patrizia Adami Rook, pubblicata il 02/07/2004

tag: psicoterapia, scuole formazione private

Il Presidente Nazionale dell'Ordine degli Psicologi Pierangelo Sardi ed il Vicepresidente Nazionale Claudio Tonzar concordano con i rappresentanti dell'Ordine dei Medici FNOMCeO sul fatto: '[…] di proporre al Consiglio dell’Unione Europea di inserire nella direttiva europea di riconoscimento delle qualifiche la specializzazione in psicoterapia tra le specializzazioni mediche riconosciute. In considerazione del fatto che non esiste a livello europeo una direttiva di riconoscimento delle qualifiche nell’ambito della psicologia, questo sarebbe l’unico modo individuato per tutelare congiuntamente medici e psicologi nell’esercizio della psicoterapia, che a questo punto includerebbe anche la psicologia clinica.' (fonte: quaderniradicali.it)

Dunque far diventare la psicoterapia una specializzazione medica per tutelare congiuntamente medici e psicologi... Tutelare da chi? Da che cosa?

In un altro documento ufficiale dell'Ordine Nazionale degli Psicologi si legge che '[…] la strada più idonea per prevenire tale eventualità, dopo la sentenza del Consiglio di Stato sulla Psicologia Clinica, è secondo Sardi quella di distinguere ulteriormente tra Psicologia Clinica e Psicoterapia, agganciando la prima specializzazione all’iscrizione all’Albo degli Psicologi e la seconda specializzazione alle specializzazioni mediche, alle quali si può però accedere, occorre esser chiari, anche con la laurea in Psicologia e non solo nelle università, ma anche nelle scuole di specializzazione private equipollenti.'

E ancora in un ordine del giorno approvato dal Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi leggiamo che '[…] l’Ordine dovrà promuovere azioni di valutazione e di monitoraggio dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali finalizzate alla programmazione degli accessi alla formazione di base, specialistica ed avanzata'.

Per quanto riguarda il Mo.P.I. promettiamo che faremo ogni passo da noi fattibile per contrastare una impostazione definibile solo come 'suicidaria'. Si tratta infatti di un vero e proprio attentato alle scuole private di formazione in Psicoterapia in quanto sia pure mantenendo l'accesso a medici e psicologi, tale accesso alla specializzazione sarebbe a numero programmato (come per tutte le specializzazioni mediche).

Ma si tratta anche di un attacco frontale al paradigma di tutta quella cultura psicologica centrata sul sapere che matura nella relazione, un sapere che origina una terapia profondamente diversa da quella legata al paradigma medico.

Se una simile ipotesi dovesse trovare accoglimento in Europa nel giro di pochissimi anni la formazione in psicoterapia diventerebbe appannaggio esclusivo dell'Università (così spazzando via un secolo di storia della psicoterapia) ed in particolare delle facoltà di medicina.

Ma sarebbe un fatale colpo per tutte le professioni di ambito psicologico che si vedrebbero nuovamente relegate, come venti anni fa, a professioni 'minori' rispetto a quella medica. Si tratterebbe anche di un vero e proprio 'tradimento' nei confronti delle migliaia di giovani colleghi che frequentano attualmente scuole private riconosciute in quanto il loro titolo verrebbe ad essere già in partenza 'declassato'.

Ci rivolgiamo ai responsabili delle Scuole di formazione, al Coordinamento Nazionale delle Scuole, agli Accademici, a tutti gli Psicologi impegnati nella professione privata, invitandoli a non rendersi complici di tali inaccettabili progetti.



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