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Convenzioni
Decreto liberalizzazioni: cosa cambia per le professioni di ambito psicologico
a cura di Rolando Ciofi, pubblicata il 16/02/2012
tag: decreto cresci italia, liberalizzazioni, monti, ordine psicologi
Cara socia, caro socio, come avrai avuto modo di seguire in questi giorni attraverso i media, il decreto liberalizzazioni ha già apportato importanti modifiche alla organizzazione delle professioni intellettuali, e quindi anche a quelle di ambito psicologico. Il decreto dovrà essere convertito in Legge entro la fine del mese e dunque al momento occorre prudenza nello scendere in dettagli. E' però opportuna almeno una elencazione delle novità che si prefigurano in attesa di una più approfondita analisi che invieremo non appena il tutto sarà divenuto Legge.
Stiamo lavorando inoltre alla predisposizione della modulistica necessaria ad una corretta applicazione dei nuovi adempimenti.
Organizzeremo anche, il 31 marzo 2012 a Firenze, un seminario (al quale sin d'ora puoi prenotarti attraverso questa scheda) che farà il punto nel dettaglio delle varie modifiche durante il quale, il sottoscritto ed altri esperti, risponderanno direttamente alle domande degli iscritti.
Ma vediamo sinteticamente le principali novità:
1. abolizione delle tariffe minime e massime
2. obbligo di assicurazione per responsabilità civile
3. obbligo di preventivo per prestazioni professionali
4. obbligo di aggiornamento permanente pena procedimenti disciplinari a carico di chi non si adegui
5. nuove norme relative alla contabilità
6. possibilità di costituzione di società professionali (nuova normativa)
7. certificazione delle competenze da parte di associazioni di categoria
8. separazione tra Ordini e Commissioni disciplinari
9. obbligo di pagamento dei tirocini (in ambito non sanitario)
Naturalmente quelli elencati non sono che i titoli. Occorrerà poi, argomento per argomento, procedere ad un approfondimento che individui i professionisti interessati e le varie casistiche. In particolare, per quanto attiene alla professione di psicologo, posto che la Legge farà differenze tra professioni sanitarie e non sanitarie, occorrerà approfondire le differenze operative che differenzieranno i clinici dagli altri specialisti (giuridici, del lavoro, etc.).
Complessivamente il Mo.P.I. esprime una valutazione positiva del decreto (che pur rimanendo prudente e non andando verso il totale cambiamento del sistema, introduce molte aperture) ed auspica che il dibattito in corso in Parlamento non ne snaturi i punti salienti.
Invitiamo chi volesse partecipare al seminario del 31 marzo ad iscriversi tempestivamente per darci così modo di fissare una sala adeguata al numero dei partecipanti.