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Convenzioni
Decreto La Loggia dopo le elezioni
Italia Oggi, 29/04/2004
Slitta a dopo le prossime elezioni il decreto La Loggia sulle competenze esclusive dello stato in materia di professioni. Il Consiglio dei ministri di ieri, infatti, non ha licenziato il pacchetto dei nove decreti legislativi di ricognizione dei principi fondamentali sulle materie (come le professioni) che l'articolo 117 della Costituzione ha attribuito alla competenza concorrente delle regioni. Una notizia che ha gelato gli ordini che dopo la vana attesa (almeno finora) per la riforma delle professioni, impanatasi al governo e ferma al senato, speravano di riuscire a portare a casa prima delle elezioni europee almeno il dlgs La Loggia. Tra l'altro l'approvazione di questo provvedimento era stata posta dal ministro della giustizia, Roberto Castelli, come condizione sine qua non per poter sbloccare la riforma delle professioni. A questo punto dunque tutto è rimandato a dopo giugno, anche se l'attesa non dovrebbe essere inutile visto che nelle intenzioni del ministro per gli affari regionali Enrico La Loggia c'è l'intenzione di accorpare al primo pacchetto di provvedimenti anche il secondo che è ancora in fase di ultimazione. Tra gli altri grandi assenti, questa volta con buona pace dei professionisti, c'è anche il provvedimento che istituisce le agenzie per le imprese con funzioni di consulenza, assistenza e intermediazione. La norma contenuta nel disegno di legge di semplificazione per il 2004 voluto dalla funzione pubblica aveva già subito un primo stop la settimana scorsa dopo le accanite proteste dei consigli nazionali dei dottori commercialisti e dei ragionieri, ma era stata ripresentata martedì scorso nella riunione del preconsiglio. Contrari a quella norma che taglia fuori i professionisti da un'importante attività, infatti, sarebbero non solo il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, ma anche il vicepremier Gianfranco Fini e il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta. Un fronte capace di imporre se non un blocco totale del provvedimento almeno una modifica sostanziale dell'attuale articolo 4 con l'eliminazione della lettera f, quella cioè che introduce ´le agenzie per le imprese, costruite da associazioni sindacali di categoria fra imprenditori o da organizzazioni alle stesse aderenti ovvero da altri soggetti inviduati nei decreti legislativi, per lo svolgimento in raccordo con il registro informatico degli adempimenti amministrativi di funzioni di consulenza, assistenza, intermediazione'.