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Delega al Governo in materia di professioni intellettuali

a cura di Tommaso Valleri, pubblicata il 04/12/2006

Su proposta del Ministro della Giustizia Clemente Mastella il Consiglio dei Ministri in data 01/12/2006 ha approvato il Disegno di Legge che delega il Governo a procedere al riordino dell'accesso alle professioni intellettuali unitamente alla riorganizzazione degli ordini, albi e collegi professionali, al riconoscimento delle associazioni professionali, alla disciplina delle società professionali e al raccordo di tali disposizioni con la normativa dell’istruzione secondaria superiore e universitaria. Si tratta di un intervento normativo di enorme importanza caratterizzato da un'impronta liberale che si fonda su:

- libero accesso alle professioni, senza vincoli di numero (fuorché per le professioni caratterizzate dall’esercizio di funzioni pubbliche o dall’esistenza di uno specifico interesse generale, come quella notarile);
- eliminazione dei vincoli territoriali nell’esercizio dell’attività;
- libera concorrenza e possibilità di effettuare pubblicità dell’attività professionale quanto a costi, specializzazioni e servizi offerti, al fine di consentire all’utente una scelta informata;
- abolizione dell’obbligo di tariffe minime (al cui ammontare verrà comunque posto un limite massimo), con garanzia che il cliente ne debba essere preventivamente informato;
- tendenziale riduzione del numero degli ordini, albi e collegi professionali con la significativa novità costituita dalla previsione che gli stessi possano trasformarsi in associazioni professionali riconosciute di natura privatistica, ma assoggettate al controllo pubblico (a tutela dell’importanza dei compiti demandati).

Tra le altre novità che la delega dovrà necessariamente disciplinare, vi sono l’obbligo per il professionista di sottoscrivere un’assicurazione per i danni che potrebbe causare all’utente, la previsione di un limite massimo di dodici mesi per i tirocini professionali, la riforma dell’esame di Stato per l’accesso alle professioni regolamentate, il coordinamento delle nuove disposizioni con la normativa dell’istruzione superiore e universitaria e con quella comunitaria.

Questo non è che il primo passo di un iter più complesso.

Al termine del passaggio parlamentare, il Governo avrà 18 mesi di tempo dall'entrata in vigore della delega per emanare «uno o più decreti legislativi aventi a oggetto la disciplina delle professioni intellettuali e delle rispettive forme organizzative». Gli schemi dei decreti legislativi saranno proposti dal ministro della Giustizia, di concerto con i titolari dell'Università, dello Sviluppo economico, delle Politiche giovanili e dello sport e della Salute. Prima dell'approvazione, dovranno essere sentiti gli Ordini, il Cnel, l'autorità Antitrust e servirà il parere delle commissioni parlamentari.

Dopo l'entrata in vigore dei decreti legislativi, il Governo avrà due anni di tempo per emanare i decreti correttivi e integrativi. Il Governo è poi autorizzato ad approvare regolamenti per attuare i decreti legislativi adottati e coordinarli con la normativa già in vigore.



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